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JODHPUR
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Dopo due giorni trascorsi a Jaisalmer viene il momento di partire. Viaggiamo in direzione sud-est: destinazione Jodhpur. |
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La pausa-pranzo di Goga avviene presso uno dei soliti "autogrill" indiani dai prezzi assurdi. Teoricamente il nostro autista dovrebbe prendere la sua bella percentuale sulla nostra spesa, ma io e Vincenzo ci rifiutiamo di entrare in questi ristoranti che spennano i turisti: dopo l'abbondante colazione della mattinata, qualche biscotto e delle banane basteranno per permetterci di arrivare fino a cena. Goga non prenderà alcuna riompensa dal ristoratore, ma ormai ha capito l'antifona e si è rassegnato. |
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... un'intera famigliola intenta a lavorare nei campi... |
... un pastore col suo piccolo gregge che mi semra la personificazione della poesia di Leopardi «Canto notturno di un pastore errante dell'Asia»... |
... un "sadhu", cioè un monaco hindu itinerante, a metà strada tra un asceta e un peri caminarolu... |
Procediamo verso Jodhpur e il paesaggio cambia di nuovo: adesso attraversiamo una zona dove è un susseguirsi di cave di marmo. Goga si ferma per fumare una sigaretta in un punto dal quale è possibile osservare il duro lavoro di chi lavora nelle cave. La cosa che più ci sorprende è... |
... in queste cave lavorano anche le donne! A loro è affidato una delle mansioni più dure, coiè quella di trasportare i detriti. Osserviamo una ragazza sui vent'anni caricare i frammenti di roccia su un camion a forza di braccia! |
Nel pomeriggio arriviamo a Jodhpur, la «città azzurra», chiamata così per il colore delle case. E, in effetti, visto dall'alto il panorama della città vecchia presenta degli agglomerati di case azzurre, interi quartieri con i muri dipinti del colore del cielo che manterrebbe l'interno fresco nelle giornate calde e - secondo la saggezza indiana - terrebbe lontane le zanzare. |
Il palazzo dove ancora oggi vive il maharajà di Jodhpur. [↓↓↓] |
Jodhpur è una tappa intermedia nel nostro trasferimento verso Udaipur. Comunque un motivo valido per fermarsi qui a Jodhpur - che, col suo milione e mezzo di abitanti, è la seconda città del Rajasthan - è rappresentato dal «Mehrangarh Fort».[↓↓↓]. |
Una venditrice d'acqua all'ingresso del «Mehrangarh Fort». |
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