Rajasthan
India
15 dicembre 2012
1° gennaio 2013

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JAISALMER
Il lago e i templi di Gadi Sagar

Lasciamo Khuri e la magica atmosfera del deserto con molto rimpianto. Come detto, se non fosse stato per Bobby Takur, non avremmo mai conosciuto questo bel posto e la sua pace. Ci sarebbe piaciuto restare ancora un po' in quest'angolo di Rajasthan, così fuori dalle rotte turistiche più battute. In particolare apprendiamo da Mr.Pappu che sarebbe stata possibile anche un'esperienza ancora più estrema: trascorrere una notte in pieno deserto, dormendo sotto le stelle con un bel po' di coperte tra il fuoco del bivacco e i cammelli che riscaldano col loro corpo! Che peccato non averlo saputo prima!!! Un buon motivo per tornare a Khuri!
Bando ai rimpianti, il nostro tour nel nord-ovest dell'India continua. Prossima tappa: Jaisalamer!

La strada che collega il villaggio di Khuri a Jaisalemr è un lungo rettilineo, ma la striscia d'asfalto è veramente stretta, per cui la guida procede con qualche rallentamento per lasciar passare i veicoli che sfrecciano in senso opposto o per evitare la solita presenza di mucche, cammelli o capre.
A differenza degi giorni precedenti, nei quali il viaggio è stato molto lungo, stavolta dobbiamo percorrere appena una cinquantina di chilometri. E', quindi, tarda mattinata quando giungiamo a Jaisalmer. Pochi turisti si spingono fin qui e per questo, fortunatamente, il contesto urbano è meno caotico del resto delle città indiane.
Poichè c'è parecchio tempo, Goga si ferma alla periferia di Jaisalmer, indicandoci un bel posto da visitare: il lago di Gadi Sagar.
Si tratta di un laghetto che funge da riserva idrica per la città. Un dettaglio che è a metà strada tra la curiosità storica e il pettegolezzo...

Al bacino idrico si accede da un vialetto molto piacevole, fiancheggiato da bassi edifici e tempietti in arenaria. Esso fu voluto nel XIII secolo dal maharajà di Jaisalmer, per placare la sete dei suoi sudditi.
Durante un periodo di assenza del maharajà, una sua ballerina di nome Tilon, arricchitasi col mestiere più antico del mondo, fece costruire un grazioso portico. [→ → → → → ]
Secondo le malelingue, i due pilastri dell'arco rappresenterebbero le sue gambe (sorvoliamo su cosa evocava la chiave di volta!), poichè la ballerina intendeva costringere le "signore perbene", che tanto la criticavano, a passare sotto le sue gambe quando si recavano ad attingere l'acqua.

Quando il maharajà tornò, fu messo al corrente di quanto la sua ballerina aveva realizzato e ordinò di distruggere l'arco. Tuttavia, Tilon fu più lesta e fece erigere sull'arco un tempietto dedicato a Krishna. Ovviamente il sovrano non osò distruggerlo e così, insieme alla sua corte, fu costretto a girare attorno all'arco principale, il che spiega la presenza di tanti edifici privati e religiosi attorno al lago.

Quattro chiacchiere con due ragazzi sudcoreani. Non c'è bisogno di dirlo: uno si chiama "Kim" (come il 70% dei maschi coreani); l'altro "Naam".

Diversi edifici attorno al Gadi Sagar sono abitazioni private senza servizi igienici, nè acqua corrente, anche se di acqua c'è un intero lago a disposizione!

«Chi ha tolto la scala??!!??»

In occasione della nostra sosta presso il laghetto con le gru, abbiamo visto che da queste parti il concetto di pulizia è molto - ma moooooooolto - relativo. Ancora una volta, presso il Gadi Sagar, abbiamo la dmostrazione di come l'acqua sia considerata preziosa, indipendentemente dal fatto di essere pulita o meno.
Alcune donne si lavano le mani in un'acqua visibilmente lurida!

Restiamo a gironzolare sulle rive del Gadi Sagar per più di un'oretta, godendoci il bel sole del tiepido inverno del Rajasthan. E' già ora di pranzo quando incontriamo Goga, che ci ha pazientemente atteso all'uscita, e insieme andiamo all'albergo che è a cinque minuti di macchina da qui.
Alloggeremo per due notti all'«Hotel The Royale». Visto dall'esterno [↓↓↓], il posto non è certo granchè; dentro, però, per fortuna, l'albergo è bello e curato. Be', la nostra stanza [↓↓↓], in effetti, per quanto carina ha un piccolo problemino: è la n.7 del pianterreno e si trova esattamente sopra la cisterna, il che significa che ogni paio di ore la cisterna si riempie e sembra di essere su una cascata! Durante la notte non è il massimo, ma, nel complesso, riusciamo a dormire in modo accettabile.

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