Rajasthan
India
15 dicembre 2012
1° gennaio 2013

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Verso il RAJASTHAN

Il nostro itinerario
DataTratto percorsoKm parzialiKm totali
16 dicembreNew Delhi - Mandawa252252
17 dicembreMandawa - Bikaner185437
18 dicembreBikaner - Khuri379816
19 dicembreKhuri - Jaisalmer51867
22 dicembreJaisalmer - Jodhpur2721139
23 dicembreJodhpur - Udaipur2681407
26 dicembreUdaipur - Pushkar2831690
27 dicembrePushkar - Jaipur1441834
30 dicembreJaipur - Agra2382072
31 dicembreAgra - New Delhi2102482

Dal Distretto Federale che comprende New Delhi passiamo nello stato di Haryana, percorrendo un'autostrada alquanto scalcinata a bordo della quale si succedono migliaia di negozietti, botteghe artigiane, fabbriche, stalle, case private... Il tutto costruito senza un apparente ordine urbanistico, in una confusa commistione di attività umana che pare dominata dalla frenesia e dall'improvvisazione.
L'autostrada è a pedaggio ma non si paga all'uscita; in effetti le uscite col casello vero e proprio non esistono e il pagamento si effettua in una serie di barriere che si succedono a breve distanza l'una dall'altra e che costringono a ripetuti rallentamenti.

Nello stato dell'Haryana il paesaggio non è più quello iper-urbanizzato della capitale, e per quanto gli insediamenti umani siano comunque molto diffusi, l'atmosfera è ormai decisamente rurale. Attraversiamo estesi campi coltivati a senape, la cui pianta è caratterizzata da bei fiori gialli. Vediamo bufali d'acqua agganciati ad aratri approssimativi; e poi muli, asini, cammelli che trainano carretti carichi di qualunque tipo di mercanzia.
E' quasi ora di pranzo quando giungiamo in un'area dove si costruiscono mattoni e...

...ci fermiamo presso un cumulo di argilla dove lavora una famigliola: sono una coppia molto giavane (circa 25 anni lui, qualcosa di meno lei) con già tre figli. Lavorano entrambi per tre dollari al giorno, sotto il sole (o la pioggia) e con i bambini appresso. La cosa che più sconcerta è che...

...il bambino più piccolo ha appena pochi mesi ed è coricato su una brandina che fa da culla, anch'essa sotto il sole e in un contesto ambientale decisamente poco adatto per un neonato. Tuttavia, nonostante la precarietà della situazione,...

...i due genitori sono sorridenti e apparentemente sereni. Io e Vincenzo abbiamo riempito metà valigia con vestiti da regalare ai bambini e alle loro famiglie lungo il nostro tragitto. Ebbene: i fabbricanti di mattoni sono i primi destinatari dei nostri doni che, non risolveranno certo i problemi di chi li riceve, ma che forse potranno allievare le loro difficoltà.
La foto qui sopra mostra il figlio più grande della coppia che guarda incuriosito la maglietta che abbiamo regalato al papà.

Un altro papà col figlio e la maglietta che Vincenzo ha appena consegnato.

Qualche chilometro oltre l'incontro con i fabbricanti di mattoni, Goga si ferma per il pranzo in ciò che può considerarsi l'equivalente degli autogrill italiani. Mentre il nostro chaffeur si apparta per mangiare nell'area riservata agli autisti, io e Vincenzo scopriamo con qualche disappunto che i prezzi in questi "ristoranti di lusso" sono oltraggiosi data la realtà circostante. In un Paese come l'India, dove è possibile pranzare anche con 5 euro in due, questi autogrill hanno un menu i cui prezzi sono pressocchè simili a quelli italiani. Ci rifiutiamo di mangiare e prendiamo solo del tè, ripromettendoci di rifarci a cena.

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